Il documentario “Voglio la luna” racconterà la storia della onlus Sosma. «Abbattiamo i tabù sulla procreazione assistita»
Da “meno” a “più”. Dallo scandalo Fivet (fertilizzazione in vitro) alla nascita di un’associazione che aiuta le coppie nel “percorso a ostacoli” della fecondazione assistita. La storia di Cristina Bernardi e di tutte quelle donne padovane che prima hanno sfidato la sterilità e poi si sono ritrovate pure a combattere contro l’azienda ospedaliera, diventerà un film. Le riprese sono già iniziate e il prodotto finale sarà una pellicola, “Voglio la luna” firmata Marechiaro film, casa di produzione romana.
La regista Fabiana Sargentini è sbarcata in città il 4 marzo: ha puntato la telecamera sulla storia di Cristina Bernardi, donna, madre e manager. Poi ha allargato l’obiettivo, raccontando le paure, le fragilità, le aspettative di altre donne in difficoltà, che vivono i tabù e la difficile realtà dell’infertilità. «La mia volontà», spiega Fabiana Sargentini, «è quella di raccontare una storia unica attraverso una polifonia di voci. Lo spunto è la vicenda di Cristina e della sua onlus. Il documentario per necessità è un film partecipato: ognuno ha diritto a far sentire la sua voce, il regista può solo salire a bordo, osservare silenzioso senza sapere dove arriverà».
La vicenda di Cristina Bernardi ha inizio sei anni fa, quando varca la soglia della Clinica ginecologica per affidarsi alla procreazione assistita. Ne affronta con determinazione tutte le fasi, finché non avvera il sogno della gravidanza. Tre anni dopo, però, l’azienda ospedaliera bussa alla sua porta. Chiede denaro, perché le prestazioni che ha pagato con un ticket, 36 euro, in realtà costavano molto di più. La prima reazione è lo choc, poi scatta la controffensiva. Fonda un’associazione, Sosinformazio, per raccogliere tutte le donne coinvolte nel recupero crediti, circa novecento. E quando scopre lei non è tra quelle che deve pagare non molla la presa. Dopo anni di battaglie, vince la sua guerra: l’azienda ospedaliera ammette l’errore e ritira le richieste di pagamento retroattivo.
Cristina poteva fermarsi lì, ma ha capito che da quella storia poteva nascere qualcosa di buono. Sosinformazioni cambia pelle, nasce SosPma, onlus che mette a disposizione esperti per aiutare le coppie che soffrono di sterilità. «Ho amato all’istante, nei racconti di Cristina, la capacità, non banale, di trasformare un evento negativo in un’occasione di aiuto», sottolio Sargentini. Il film, pronto tra qualche mese, sarà distribuito dalla tv generalista, dalla Rai a Sky, con l’intento di dare forza e speranza alle coppie che, cercando un figlio si scontrano con i tabù che ancora pesano sulla procreazione assistita.